Tappa 19 – Ponte di Legno / Val Martello/Martelltal (24 Maggio 2013)

Oggi giornata nera per il ciclismo, una vera e propria bufera si è abbattuta sul giro d’Italia.

Il maltempo ha impedito lo svolgimento della tappa molto attesa con il passo Gavia , lo Stelvio e l’ascesa nel finale a Val Martello.

La neve è caduta abbondante sul percorso che i corridori avrebbero dovuto percorrere, quindi gli organizzatori con molta professionalità e buon senso hanno annullato la tappa perché non c’erano i requisiti idonei di sicurezza.

E’ stato un vero peccato, perché l’annullamento di questa tappa forse potrebbe togliere qualcosa a quello che di buono ha fatto Vincenzo Nibali fino adesso.

Nella tappa di oggi Vincenzo avrebbe sicuramente imposto di nuovo la sua legge e la sua superiorità, però un conto è pensarlo e un conto è vederlo dal vivo.

Poi abbiamo perso il duello diretto per quanto riguarda il podio e penso che il più danneggiato da questo stop forzato sia Michele Scarponi, perché ha dimostrato di finire questo giro in crescendo e sono convinto che avrebbe potuto lasciare il segno in questi ultimi due giorni di salita.

Come se non bastasse, è uscita pure la notizia della positività di Danilo Di Luca ad un controllo a sorpresa prima del giro d’Italia.

E’ sicuramente una notizia che rattrista molto, che scuote profondamente l’ambiente specialmente per il fatto che Di Luca per molti anni è stato un punto di riferimento del ciclismo italiano e che dopo la squalifica già subita per la positività al cera di qualche anno gli fosse servito da lezione.

Sembrava che avesse fatto una percorso riabilitativo importante che lo avesse rilanciato come uomo e come atleta, invece purtroppo ha fallito la tentazione del diavolo è stata più forte e le debolezze dell’uomo sono uscite fuori.

Io Danilo Di Luca lo conosco molto bene, l’ho visto crescere e diventare campione, ci ho corso fianco a fianco per diversi anni, non scorderò mai la vittoria a Montevergine nel 2001 quando io tirai gran parte della salita e lui andò a vincere la tappa con uno scatto dei suoi e poi mi abbracciò per la felicità.

Ho dei ricordi bellissimi insieme a Danilo, quindi apprendere questa notizia mi rattrista molto però purtroppo non ci sono alibi e non ci sono scusanti per quello che ha fatto.

Ha avuto sempre un carattere forte, ambizioso e la sua voglia di vincere e riscattarsi ciclisticamente lo hanno sicuramente portato a perdere i valori essenziali della vita e dello sport.

Ha fatto un danno immenso a se stesso e non tanto al ciclismo perché ormai tutti hanno capito che i controlli stanno funzionando sempre meglio e che ormai la tolleranza contro al doping è pari a zero.

Peccato Danilo, con la tua classe con il tuo carisma con la tua determinazione avresti potuto vincere anche senza doping invece hai mandato tutto in frantumi , hai permesso a persone ipocrite di parlare di ciclismo pulito e di farti attaccare pesantemente, proprio da loro che hanno convissuto e permesso il diffondersi del doping in maniera incontrollata.

Comunque caro Danilo coraggio, la vita va avanti è piena di opportunità ti auguro di riscattarti umanamente fuori da questo mondo.

A domani cari amici

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