L’ultima tappa da Riese a Brescia di 197 km ha chiuso questo splendido giro d’Italia.
Il sole finalmente ha accompagnato la passerella dei corridori rimasti in gara, tutti hanno potuto fare i complimenti a Vincenzo Nibali degno vincitore e colonna portante del movimento ciclistico italiano ed internazionale.
E’ stato un giro impegnativo, tecnicamente molto esigente condizionato dal mal tempo che ha reso sicuramente vita difficile ai protagonisti che con la loro grinta, la loro passione e la loro professionalità ci hanno regalato emozioni uniche, penso che gli arrivi sul Col du Galibier e sulle Tre Cime di Lavaredo rimarranno impresse nella storia del ciclismo.
Io che sono stato corridore e che ho avuto modo di gareggiare su quelle strade, vedere i miei colleghi salire con quel freddo e con la neve vi posso dire che mi hanno fatto una tenerezza incredibile e ho fatto un tifo incredibile per tutti i corridori.
Vedere le immagini di oggi, mi hanno ulteriormente fatto capire quanto è magico questo sport, la gente che era sulle strade a tifare ed applaudire i corridori del giro d’Italia era veramente tanta e questo è dovuto alle enormi potenzialità che ha il ciclismo perché è capace di entrare nel cuore della gente che capisce quanta fatica c’è dietro una vittoria così importante.
Il giro d’Italia sta crescendo sempre di più a livello internazionale ormai si sta consolidando sempre di più ai massimi livelli e adesso che finalmente ha vinto un corridore italiano credibile come Nibali tutti noi possiamo gioire sperando che tutto il movimento ne tragga beneficio.
Già nella tappa di oggi abbiamo visto che alle spalle dell’ottimo Mark Cavendish stanno crescendo ragazzi interessanti e giovanissimi come Modolo, Viviani e Nizzolo che si sono rispettivamente piazzati nell’ordine alle spalle del britannico.
Non è stato solo il giro di Nibali, ma in questi giorni abbiamo avuto modo di apprezzare tanti ragazzi interessanti che nel prossimo futuro saranno ancora protagonisti sulle nostre strade come per esempio il giovane colombiano Carlos Betancour che ha lottato fino alla fine per la maglia bianca di miglior giovane con una altro corridore di talento Rafal Majka.
Abbiamo tifato Stefano Pirazzi sempre all’attacco, molto generoso che è riuscito a vincere la maglia di miglior scalatore del giro.
Il sardo Aru compagno di squadra di Nibali è stato bravissimo, ha fatto un lavoro eccezionale ed ha dimostrato di avere delle doti che ci fanno sperare per il futuro.
Quindi in tanti possono essere contenti e soddisfatti del giro appena terminato ed a noi appassionati non ci resta altro che continuare a seguire le prossime corse in giro per il mondo in attesa della prossima edizione della corsa rosa.
Grazie per avermi seguito ed un saluto a tutti.