Tappa 6 – Mola di Bari / Margherita di Savoia (9 Maggio 2013)

La sesta tappa si è svolta interamente nel territorio pugliese dove gli appassionati di ciclismo e non solo hanno potuto ammirare le bellezze di questa terra. Abbiamo sentito parlare e visto da ottime riprese televisive le famose saline di Margherita di Savoia le più grandi di Europa sia per produzione che per estensione.

L a tappa è partita da Mola di Bari e i corridori hanno affrontato 169 km. La giornata è stata tranquilla era previsto un arrivo in volata e così è stato. Le cadute purtroppo hanno di nuovo caratterizzato la tappa.

Ad un certo punto il gruppo si è spezzato in mille pezzi il britannico Wiggins era rimasto attardato però, come giusto che sia in certe situazioni, ha vinto il fair play la maglia rosa Paolini insieme alla sua squadra si è messa in testa e il gruppo è tornato compatto.

In tanti mi chiedete perché avvengono così tante cadute. Io vi rispondo che le cause sono molteplici, tipo l’agonismo delle prime tappe porta i corridori a sottovalutare i rischi, 200 corridori insieme su strade che si allargano e si stringono all’improvviso sono tanti, diversi corridori corrono distratti ed era la cosa che a me ha sempre infastidito molto, perché certe cadute avvengono per troppa superficialità.

Poi mettiamoci la sfortuna che è imprevedibile ed ecco che i corridori tante volte nelle prime tappe sono coinvolti in cadute spettacolari. Il finale di tappa è stato molto nervoso i velocisti non si sono risparmiati, c’è stata una vera battaglia per rimanere in scia del favorito numero uno Mark Cavendish che è stato pilotato alla perfezione dai suoi compagni di squadra è ha vinto una gran bella volata.

Elia Viviani è stato bravo a rimanere in scia di Cavendish è ha colto un ottimo secondo posto. Alle loro spalle abbiamo assistito ad uno spericolato Gavazzi che forse azzardando un po’, prima ha alzato le mani dal manubrio in un paio di occasioni e poi si è inserito in un buco facendo infuriare il sudafricano Hunter il quale dopo l’arrivo è andato a cercarlo facendo nascere una discussione animata.

Infine penso che sia stata molto bella ed apprezzata la scelta degli organizzatori e del vincitore Mark Cavendish durante la premiazione, di ricordare il corridore Wauter Weilandt, morto il 9 maggio 2011 nella terza tappa del giro d’Italia vittima di una terribile caduta in discesa.
A domani cari amici

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